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Macana Maldives nel Rapporto Italia Generativa 2024

Macana Maldives è stata selezionata come impresa testimone nel Rapporto Italia Generativa 2024, promosso da Università Cattolica e ARC in collaborazione con Unioncamere. La nostra storia è stata raccontata, insieme ad altre, come esempio di impresa capace di unire sogno, desiderio e responsabilità, costruendo valore a partire da un ecosistema di senso e sostenibilità.

L’8 aprile sono stata invitata a Roma per rappresentare Macana Maldives alla presentazione del Rapporto Italia Generativa 2024. Il rapporto, che quest’anno si chiede “quale futuro per l’intrapresa italiana?”, ci ha visti tra i protagonisti.

A una prima parte quantitativa, articolata in quattro capitoli che analizzano l’imprenditività italiana rispetto al contesto europeo, segue una sezione qualitativa con interviste a imprese che sanno rigenerarsi attraverso la cura del contesto in cui vivono. Poter contribuire a questo lavoro, così urgente nel panorama attuale, è stato un onore. Ma è stato anche emozionante rileggere la nostra storia alla luce della generatività sociale.

Il Rapporto identifica nel desiderio l’innesco dell’impresa. Ma per me, l’innesco è ancora prima: risiede nel sogno, nella possibilità di immaginare un futuro migliore. Il sogno si fa desiderio quando ci spinge a cercare risorse, alleanze, strumenti. Quando comincia a trasformarsi in realtà.

Così è nata anche Macana Maldives: dal sogno di un ragazzo, Stefano, che voleva vivere sul mare e condividerne le meraviglie. Poi è diventato un progetto di vita e di famiglia, quando sono arrivata io. Solo più tardi quel progetto è diventato un’impresa, e ha incluso anche un nuovo socio, Valter. La nostra motivazione più profonda per fare impresa, però è rimasta immutata nel tempo: diffondere la conoscenza del mare e la sua importanza per l’umanità e le altre forme viventi.

Abbiamo attraversato lo tsunami, il Covid, e affrontiamo ogni giorno le sfide del cambiamento climatico e del riscaldamento del mare. In questo lungo viaggio, abbiamo cercato modi per rendere il nostro turismo sempre più sostenibile e contributivo. Nell’ecosistema che ruota intorno all’operatività di Macana Maldives vivono oltre 60 persone e le loro famiglie. Non è stato sempre facile, ma ci siamo impegnati per una crescita che non lasci indietro nessuno.

Il turismo ha portato benessere diffuso alle Maldive, ha contribuito alla nascita di scuole, ospedali, opportunità per i giovani. Un’impresa che funziona lascia tracce, nutre il contesto. E non riguarda mai solo chi la crea, ma tutti coloro che ne fanno parte: collaboratori, partner, clienti. E anche tutte le creature marine che incontriamo ogni giorno. Ogni granello di sabbia ha una storia da raccontare e vale molto di più di una cartolina o un’immagine su Instagram.

Sentiamo la responsabilità di condividere e trasmettere le competenze e le conoscenze acquisite, affinché nuove imprese possano nascere e prosperare. È questo che guida anche il mio impegno nel sistema Confcommercio e nel sostegno all’imprenditoria femminile.

Il Rapporto lo dice con chiarezza: se vogliamo rigenerare il sistema, dobbiamo guardare alle donne e semplificare l’accesso all’impresa dei giovani. Dobbiamo superare le barriere che ancora ostacolano l’impresa femminile: solitudine, conciliazione, accesso al credito, pregiudizi. Creare rete e fornire strumenti è la nostra missione con Terziario Donna Confcommercio. E dobbiamo accompagnare i giovani perchè possano far crescere i loro sogni d’impresa e sentano di poterli realizzare. In questo ci vuole un impegno forte delle istituzioni e degli istituti di credito.

Condivido pienamente i tre punti chiave indicati dal Rapporto:

1.      Tecnodiversità: ovvero il confronto e l’integrazione della digitalizzazione con l’intelligenza artificiale per rafforzare la specificità d’impresa senza standardizzarla.
2.      Neghentropia: l’acquisizione della consapevolezza che dove le imprese funzionano c’è un forte radicamento nel tessuto sociale e la prosperità aziendale è imprescindibile da quella dell’ambiente circostante.
3.     Ecosistemicità: la crescita dell’impresa dipende, nel suo insieme, dalla capacità di creare un ambiente circostante coeso e integrato che richiede una collaborazione tra istituzioni pubbliche e private.

La scelta di includere interviste a imprese definite “esempi” dà al Rapporto un volto umano e concreto. Le chiama avanguardie coraggiose. E noi, insieme a tutto l’ecosistema che ci circonda, non possiamo che essere grati per essere stati raccontati.

Ci auguriamo che questo prezioso lavoro diventi una bussola per tutte le imprese che cercano una rotta per orientarsi in questo tempo complesso. Perché ogni impresa può essere un atto di nascita e di futuro.

Buon vento e buon mare.

Leggi tutto il Rapporto QUI

Leggi l’intervista QUI

EUDI SHOW 2025

Tu che ami il mare e la subacquea non puoi mancare a questa festa!

Dopo un anno di pausa torna la più importante kermesse del mare, quest’anno alla sua trentesima edizione. Noi, ovviamente, ci saremo come ci siamo stati sin dall’inizio. E’ l’occasione ideale per incontrarci di persona, salutarci e raccontarci le novità. Ti aspettiamo a Bologna fiere,  stand D58-60, padiglione 30 dal 21 al 23 febbraio.

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 Non vediamo l’ora di incontrarti a Bologna!
 
   

Riflessi di Oceano – Trent’anni di Maldive

Trent’anni fa le Maldive erano molto diverse da come le conosciamo oggi, in quel momento sono arrivata io…

 

 

Gennaio 2024

Il mare riflette una miriade di luci, la temperatura è mite e la brezza tiepida. Il sole si è appena posizionato sopra la linea che divide cielo e mare, con la sua palla arancione. La barca naviga tranquillamente, senza scosse apparenti. Qui ogni giorno sembra uguale all’altro, come se il tempo fosse scandito dalla natura e per questo dilatato all’infinito. Ma non è così. Anche qui le cose cambiano, si trasformano al punto da non assomigliare più nemmeno lontanamente a ciò che erano.

Un tempo vivevo qui, su una barca, con la mia famiglia: mio marito e mia figlia. Mi sono trasferita qui trent’anni fa, insieme a lui, per quello che doveva essere un periodo sabbatico prima della fine dell’università. Invece, sono rimasta per moltissimi anni; qui ho cresciuto mia figlia, qui ho inventato il mio lavoro.

Cosa mi abbia spinto a restare così a lungo, contro ogni previsione, era la mia stessa storia, la mia infanzia, il conflitto con le mie radici, la paura della solitudine e la perenne tentazione di fuggire dall’amore. Sono rimasta perché il mare mi aveva stregato e per sperimentare la forza moltiplicativa e generativa di un viaggio fatto in due rispetto a uno fatto in solitaria. Ma sono rimasta anche perché, superato un certo tempo, tornare era quasi più difficile che restare.

Poi, un giorno, all’improvviso, svegliandomi una mattina, mi sono accorta che era cambiato tutto. Era successo qualcosa di grave, nelle nostre anime e nel mio corpo, da cui non sarebbe stato possibile tornare indietro.

Leggi il CAPITOLO 1

AVVERTENZE AI NAVIGANTI
Ho iniziato a scrivere e pubblicare questa storia per lasciare una traccia di quelle Maldive che ho conosciuto trent’anni fa e che tanta importanza hanno avuto nella mia vita: il turismo era ancora molto lontano da quello che oggi definiamo “turismo di massa”, viaggiare era un processo lento che cambiava l’anima, arricchiva, faceva sentire diversi e trasformava positivamente anche le persone e i luoghi visitati. So bene che ogni cosa col tempo si trasforma, si perde, ci perdiamo noi, si trasformano gli amori e si perdono gli accadimenti. Scrivere e rileggere diventa allora l’unico mezzo per fermare il tempo, per mantenere viva la memoria.Questo è un racconto soggettivo, senza la pretesa di essere un trattato storico o sociologico, pur avendo come protagonista un luogo che negli anni è divenuto oggetto dei desideri turistici mondiali. È la mia personale esperienza, come l’ho vissuta e come la ricordo. Altri, forse, potrebbero averla vissuta diversamente o ricordarla in modo differente, poiché memoria, emozioni e tempo rendono i fatti traslucidi, filtrati dalla nostra percezione. Non intendo che questo scritto sia una guida turistica, né una trattazione oggettiva ed esaustiva. È semplicemente il racconto di un periodo molto speciale della mia vita, che coinvolge anche altre persone. Per proteggere la loro privacy, ho talvolta utilizzato nomi di fantasia o modificato alcuni dettagli della storia che li riguarda. Spero che abbiate la pazienza di seguirmi in questa scelta di pubblicare saltuariamente, man mano che il mare riporta a riva i ricordi come conchiglie preziose.