Diario di viaggio alle Seychelles

Le Seychelles sono perle naturali di incomparabile bellezza incastonate in un mare turchese. Rimaste a lungo tempo dimenticate ed inesplorate, queste isole granitiche si formarono ai tempi in cui l’India ed il Madagascar si staccarono dal grande continente Gondwana per migrare verso nord. Nel punto dove queste terre erano una volta unite un frammento andò alla deriva andando a formare le isole Seychelles, le più antiche di tutti gli oceani.. Un paradiso unico al mondo che oltre a comprendere le isole granitiche più conosciute comprendono atolli corallini di incomparabile bellezza.
Nei milioni di anni durante i quali le Seychelles sono rimaste isolate, flora e fauna hanno avuto modo di evolversi indisturbate. Piante ed uccelli introvabili altrove sono sopravissuti fino all’era moderna creando, ora, un ambiente suggestivo e molto ben protetto dalla politica governativa.

All’arrivo alle Seychelles, nell’unico aeroporto internazionale, sull’isola di Mahe, si viene accolti da una fitta e lussureggiante vegetazione tropicale. Alberi di Ibiscus alti decine di metri colorano con i loro grandi fiori un cielo azzurro terso e l’aria è intrisa del profumo dei frangipani. Le buganvillee adornano le case in stile coloniale dai tenui colori pastello, sulle cui verande riposano anziane signore di colore. L’atmosfera è quella delle colonie inglesi, sebbene qui gli inglesi siamo arrivati solo all’inizio del 1800, prima di loro i francesi si erano impossessati di queste splendide isole e nel 1770 arrivò una nave carica di schiavi africani che dovevano lavorare nelle piantagioni di spezie, manioca, canna da zucchero, caffè, patate dolci e mais. Dopo la sconfitta di Napoleone gli inglesi ritornarono sulle isole, cacciarono i francesi e importarono molti più schiavi. La lingua ufficiale rimase il francese, ormai troppo radicato, e la cultura francese continuò ad essere dominante. Oggi la popolazione è un melange di inglesi, francesi e creoli. Tutti parlano inglese e francese anche se la lingua ufficiale è il creolo.
Ancora prima dei francesi le isole dovevano essere state visitate dagli arabi, che però non hanno lasciato tracce, e sono state covo di molte navi pirata che qui trovavano riparo. Le insenature protette da alte rocce di granito nero, proteggono piccole baie di sabbia dorata, nelle cui acque cristalline sembra ancora vedere galleggiare antichi galeoni e pirati alla ricerca di tesori.

All’arrivo in barca, si viene accolti da uno staff attento e sorridente che subito offre da bere ai nuovi e stanchi arrivati nello spazioso e confortevole pozzetto di poppa, dove un grande tavolo e divani danno già l’idea della bellissima vacanza che si sta per incominciare. Dopo la presentazione dello staff ed un breve briefing della crociera, si accede dal salone alle bellissime camere tutte lussuosamente arredate e dotate di tutti i confort.
Dopo un po’ di relax ed un pranzo squisito a base di pesce fresco è il momento della prima immersione e del primo bagno e snorkeling vicini all’isola di Mahe, riparati da una splendida baia. L’immersione è molto bella, un banco di fucilieri accoglie subito i subacquei in acqua e dopo arrivano anche i platax che li accompagnano per tutto il tempo, sul fondo sabbioso di circa 25 metri, due razze si sollevano allontanandosi velocemente, mentre una tartaruga curiosa viene incontro ai subacquei. Sotto una piccola grottina creata dai graniti, si nasconde uno squalo nutrice, qualche foto ai suoi barbigli ed è il momento di risalire… Soddisfatti del check-dive, tutti in spiaggia per godere dei rossi del tramonto che si stagliano contro i faraglioni di grantiro che circondano la spiaggia.

E’ l’alba (tutti i pirati partono all’alba), vele spiegate verso nord, alle spalle la grande isola di Mahé, e a prua le isole di Praslin e La Digue. Queste isole rappresentano dei veri tesori da conquistare, armati di macchine fotografiche, telecamere e, per i più fortunati, bombole e attrezzatura da immersione.

Praslin compare come per incanto tra le acque turchesi, in una splendida mattinata di sole. La costa frastagliata è ricchissima di spiagge bianche ed insenature, dove nascondere i galeoni. Al centro dell’isola una vegetazione ricca carica di fiori e profumi. Esplorare l’isola seduce come il corpo di una bella donna. Al centro la Vallee de Mai, parco naturale dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, rivela l’essenza stessa dell’isola. Palme da cocco alte decine di metri, uniche al mondo e chiamate Coco de Mer, nascondono il sole e rivelano antichi segreti. Forse questo era l’Eden e le tartarughe giganti si sono tramandate la vera storia di Eva ed Adamo. Questi rettili hanno infatti origini antichissime e se un Eden c’è stato loro devono averlo visto. Gli Alisei spirano tra le foglie di palma che mostrano pudiche le noci di cocco più grandi del mondo. Il fiore maschio sboccia in una enorme struttura fallica, mentre il seme (il più grande seme del mondo) è una replica di dimensioni giganti della regione pelvica femminile.

Molti tesori sono celati nelle acque, alcuni lasciati dall’uomo e da vecchi pirati, ma i tesori naturali ancora più belli e preziosi sono sicuramente quelli che sa creare il mare. Montagne di granito che non riescono ad emergere lambiscono appena la superficie, oppure ne stanno ben lontane per non farsi scoprire. Molte di queste, grazie alle calde correnti, sono state ricoperte dai coralli molli; alcionarie e gorgonie ne hanno addolcito le pareti ed hanno offerto ospitalità a molte specie bentoniche. Pesci farfalla e angelo, tartarughe e piccoli squali di barriera nuotano tra questi piacevoli picchi. Gamberi pulitori, murene multicolori e cernie giganti attendono prede e predatori, mostrandosi incuriositi all’apparire dei pirati subacquei dai quali non sembrano lasciarsi spaventare, che il loro aspetto non sia così feroce?
Alla base dei pinnacoli di granito riposano razze e piccoli squali di barriera.

Ogni giorno i passeggeri della Galatea scoprono nuovi ed emozionanti tesori, tra i fondali delle Seychelles, ancora quasi inesplorati e tra grandi pelagici, si incontrano anche minuscole creature nascoste tra le gorgonie e le alcionarie, o nei buchi sulle pareti. Cavallucci marini, nudibranchi, rari e strani scorpenidi, antennaridi e gamberetti faranno la felicità di qualsiasi fotografo.

Al ritorno sul galeone si può dividere con la ciurma il bel bottino di fotografie, ricordi e straordinarie emozioni.

La Digue è la prossima tappa. Spiagge stupende protette da graniti scolpiti da una mano soprannaturale la cui intenzione era quella di incantare. Quest’isola sembra aver conservato più di altre le tradizioni. Solo biciclette e carri trainati dai buoi percorrono pigramente le strade così da lasciare il tempo necessario per godere degli splendidi paesaggi terrestri e marini
La Digue è la base migliore per visitare le piccole isole di Grande Soeur, Petite Souer, Felicité, Coco e Marianne.

Ancorata la barca sotto gli alti graniti di Marianne lambiti dalle onde, occorre immergersi alla ricerca di altri tesori. Raccontate dagli uccelli marini e portate dal vento, storie su un mondo magico ed incredibile hanno raggiunto i pirati. Bolle, silenzio, un paesaggio spoglio e drammatico accoglie i subacquei. I graniti raggiungono la superficie del mare e la spuma creata dal frangersi delle onde è visibile dal fondo a -30 metri. L’acqua è limpidissima e non c’è nessuno intorno, solo silenzio… Ma ecco dietro un granito comparire una sagoma nota, è uno squalo grigio, dietro di lui ce ne sono altri. Vinta l’iniziale timidezza gli animali si rivelano ed osservano curiosi queste strane creature che fanno le bolle. Ora gli squali sono diventati una trentina e sono stati raggiunti da un gruppo di aquile di mare che si stagliano contro il sole. Qualche barracuda si avvicina dal blu e sul fondo si notano alcune razze mimetizzate sotto il loro strato di sabbia.

Peccato che anche i sogni più belli debbano finire. Il ventesimo secolo, le macchine e gli aerei sono la ad attendere i viaggiatori, che sbarcati a Mahe dovranno presto rimettere piede in Europa, nel caos e nella frenesia della vita odierna.

Informazioni utili

Fuso orario
L’arcipelago delle Seychelles è 3 ore avanti rispetto all’Italia, 2 quando è in vigore l’ora legale.

Clima
Le Seychelles sono situate tra il 4° ed il 10° parallelo a sud dell’Equatore e al 56° e 57° a est. Sono perciò caratterizzate da un clima caldo e umido durante tutto l’anno.
Da giugno a settembre il vento di sud-est porta piogge sparse, la temperatura è fresca ed il cielo sereno.
Da novembre a febbraio il vento di nord-est porta piogge tropicali e temperature elevate.
Da marzo a maggio e da ottobre a novembre le condizioni sono più stabili ed il clima più secco con alte temperature.

Lingua
Le lingue ufficiali delle Seychelles sono il creolo, francese e inglese.

Religione
Gli abitanti delle isole sono prevalentemente Cattolici, ma vi sono minoranze anglicane, islamiche e Indu.

Modalità per lo sbarco
Ai turisti è richiesto un passaporto valido e viene concesso automaticamente un visto turistico di un mese.

Valuta
La moneta locale è la Rupia seychellese (SCR). Il governo invita i turisti a pagare con valuta locale o carta di credito.
Il cambio può essere effettuato in banca. Si consiglia di cambiare solo piccole somme e conservare la ricevuta della banca.